Il verso “Quando ti diremo ancora un altro sì” non ha mai convinto la cantante, che modifica il ritornello nei giorni di forte dibattito sulla violenza di genere.

Alla luce dell’omicidio di Giulia Cecchettin e in vista della manifestazione di sabato 25 novembre contro la violenza di genere, Fiorella Mannoia ha deciso di cambiare il testo di Quello che le donne non dicono, una delle sue canzoni più famose. Per sensibilizzare il pubblico ad una nuova educazione alle relazioni, la cantante ha presentato la rinnovata versione del brano in occasione del suo concerto con il pianista Danilo Rea al Teatro EuropAuditorium di Bologna.

Fiorella Mannoia su Quello che le donne non dicono

Scritta da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, Quello che le donne non dicono è stata cantata per la prima volta da Fiorella Mannoia al Festival di Sanremo 1987, dove ha vinto il Premio della Critica. Sin da subito la canzone ha ottenuto un enorme successo e ancora oggi è usata in molti programmi televisivi, film e spot pubblicitari.

La frase “incriminata” è quella che chiude il ritornello: “Siamo così / è difficile spiegare / certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui / con le nostre notti bianche / ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro sì”.

uguaglianza di genere
Da anni Fiorella Mannoia è un’attivista contro la violenza e per la parità di genere

Mannoia spiega in un’intervista concessa a Repubblica che Quello che le donne non dicono è un brano a cui è molto legata, ma ha scelto di cambiare il finaleperché era giusto: dicevo sempre ‘Ti diremo ancora un altro sì’, ma non è mica vero… La cantavo e pensavo: ‘Non è mica detto, perché danno per scontato che dobbiamo dire un sì?’. Potrebbe essere un forse, o un no. E quando una donna dice no, con qualsiasi vestito, in qualsiasi circostanza e condizione, è no”.

Già in passato la cantante ha modificato un passaggio del testo, quello che recita “e se ci confondiamo un po’”, ritenendolo inappropriato “perché in quella frase ci vedo una ammissione di debolezza che non trovo appropriata”. L’ammissione di quella che ha definito “una sorta di inferiorità”.

Quello che le donne non dicono: testo modificato

Purtroppo leggendo le cronache, ci si rende conto che la violenza sulle donne sembra essere una cosa che non trova soluzione, anzi pare che le cose stiano peggiorando, e oggi la rete divulga di più le notizie delle violenze e questo ci dà la dimensione del fenomeno”, aggiunge Mannoia a Repubblica. Il movente rimane sempre lo stesso, ovvero “un uomo che non accetta la volontà di una donna”.

Quello che preoccupa l’artista romana è “il fatto che alla violenza ci si abitui, per questo è fondamentale mantenere i riflettori puntati. Va abolita l’abitudine di colpevolizzare le vittime e di giustificare il carnefice. C’è ancora molto da fare, ed è un percorso che possiamo fare solo tutti insieme, perché siamo tutti vittime di stereotipi, uomini e donne”. L’obiettivo è cambiare mentalità, cominciare a parlarne in famiglia e nelle scuole a partire dalle elementari, “per insegnare il rispetto reciproco, nei confronti delle donne, del diverso, in generale per insegnare il rispetto umano”.

Mannoia partecipa con Rai Radio 2 e la fondazione Una Nessuna Centomila all’iniziativa #NonRestiamoinSilenzio, due eventi speciali di musica e impegno in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Ospiti di Mannoia e Luca Barbarossa tanti amici e colleghi come Noemi, Maria Chiara Giannetta, Ermal Meta, Vinicio Marchioni, Daniele Silvestri e Caterina Caselli. “Non possiamo più aspettare, ora è il momento di dire basta!”, scrive la cantante lanciando l’iniziativa sui social.

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ultimo aggiornamento: 23-11-2023


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